suor Lanfranca

Suore elisabettine

Clelia Nardi


 

Nella serata di ieri, 26 agosto 2024, è tornata alla Casa del Padre la nostra cara sorella



suor Lanfranca – Clelia – Nardi

ricoverata da alcuni giorni presso l’ospedale civile di Padova,

di anni 86.


Apparteneva alla comunità “S. Elisabetta” - Casa Madre – Padova.

Originaria diSan Pietro Mussolino (Vicenza), dove era nata il 25 giugno 1938, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1958 e aveva fatto la professione dei voti il 3 ottobre 1960.

Visse la missione elisabettina come cuoca e come collaboratrice di comunità esprimendo cordialità, affetto e voglia di donarsi dove l’obbedienza la chiamava.

Sono molte le comunità che hanno goduto del suo servizio: la comunità dell’Opera della Provvidenza e la comunità in servizio all’ospedale civile di Padova, nelle scuole materne di Sant’Eufemia di Borgoricco (Padova), di Perarolo (Padova), la casa “San Giuseppe” – Zovon di Vo’ e la casa di riposo “Vendramini” - Padova, la scuola materna “Vendramini” di Sarmeola di Rubano, di Pasiano di Pordenone, comunità "S. Francesco" - Taggì di Sotto. Fu poi collaboratrice di comunità nella scuola materna "S. Giuseppe" – Masi (Rovigo) e nella comunità "Beata Elisabetta" - Lido di Venezia. Qui la malattia la colse in modo significativo.

Ma, dopo circa un anno a Casa Maran di Taggì di Sotto, le sue condizioni migliorarono e volentieri entrò a fare parte della comunità “Santa Elisabetta” in Casa Madre.

Sorella generosa e cordiale, capace di offrire qualche piccolo servizio, assidua presenza all’adorazione quotidiana, in questa ultima fase della vita incarnò il carisma della elisabettina orante, fedele alle celebrazioni comunitarie e alla messa domenicale alla basilica del Carmine, nonostante il percorso un po’ rischioso e il suo passo affaticato.

La salute si rivelò sempre più precaria, ma, dopo ogni ricovero, riprendeva la sua vita normale.

Otto giorni di malattia improvvisa e poi l’incontro con il Signore da lei amato e servito con gioia. Sia lui ad accoglierla e a custodirla fra le sue braccia paterne. Noi l’accompagniamo con la preghiera di suffragio, fraternamente vicine alle sorelle della comunità “Santa Elisabetta” ora nella sofferenza per questo distacco.


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