Originaria di Caselle di Santa Maria di Sala (Venezia), dove era nata il 25 giugno 1932, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1952 e aveva fatto la professione nel 1955.

Visse la missione elisabettina accanto al malato, nelle corsie degli ospedali di Trieste, Aviano (Pordenone), Pordenone, Latisana (Udine): qui fu anche superiora della comunità; fu accanto all’anziano nella casa di riposo di San Vito al Tagliamento (Pordenone). Concluso tale servizio prestato con gioia e competenza, nel 1994 visse per sette anni a Lavarone (Trento) come infermiera volontaria nel centro diurno comunale, donando agli anziani il suo sorriso, la sua bontà, la sua serena capacità di guardare le situazioni anche dolorose.

Dal 2001 il tempo del riposo, vissuto prima nella comunità “Regina Pacis” di Taggì di Sotto, poi nella casa “Beata Elisabetta” a Lido di Venezia, fino al ritiro di essa, avvenuto nel 2015.

Fu quindi inserita nella comunità “Maria Immacolata” (poi “Villa san Giuseppe”) a Zovon di Vo’ (Padova): qui la malattia la raggiunse in modo importante per cui, il 3 luglio 2019, fu trasferita nell’infermeria “Regina Apostolorum” a Taggì di Sotto (Padova).

Amorevolmente assistita e accompagnata in questa fase delicata, andò progressivamente preparandosi all’incontro con il Signore Gesù, avvenuto appunto il 16 marzo, in un tempo significativo per la famiglia elisabettina quale è la preparazione alla festa del patrono san Giuseppe di cui suor Maria era molto devota. Sia lui ad accompagnarla nelle braccia del Padre, noi la accompagniamo con la nostra preghiera di suffragio.

Siamo grate alle consorelle e al personale sanitario per la vicinanza e la cura prestata a questa nostra cara sorella.

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