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Suore elisabettine
suor Massenzia
Maria Scapin
  
Nel pomeriggio di oggi, 28 ottobre 2023, il Signore ha chiamato nella sua Casa


suor Massenzia - Maria - Scapin
di anni 97

La sorella apparteneva alla comunità dell'Infermeria "Regina Apostolorum" di Taggì di Sotto.

Originaria di Cinto Caomaggiore (Venezia, ma diocesi di Concordia-Pordenone), dove era nata il 7 febbraio 1926, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1947 e aveva fatto la professione nel 1950.

Visse la missione elisabettina accanto al malato e all’anziano: a Padova nell’ospedale civile di Padova (dove aveva conseguito il diploma di infermiera) e nelle Nuove cliniche Da Monte, a Catanzaro nel sanatorio “Madonna dei Cieli”, a Venezia nell’ospedale “Giustinian”, a Latisana (Udine) nell’ospedale civile, a Morsano (Pordenone) nella casa di riposo.

Nel 1986 un cambio di rotta: l’obbedienza le chiese di assistere le sorelle dell’infermeria di Casa Madre “per qualche tempo” – lei raccontava –. Vi rimase fino al 2009, quale sentinella della notte, vegliando sulle ammalate.

In seguito, dopo alcuni anni quale sorella orante nella comunità “Sant’Agnese” in Casa Madre, nel 2012 fu trasferita a Pordenone, più vicina ai luoghi a lei familiari, nella comunità Santa Maria degli Angeli, prima, alla “Regina Pacis” poi.

Nel giugno 2021 poco prima dello scioglimento della comunità passò a Taggì di Sotto nella infermeria “Regina Apostolorum”.

Dal carattere allegro, scherzoso, piuttosto rude ma dal cuore d’oro, serviva con attenzione e cura le persone a lei affidate, coltivando anche il gusto del bello attraverso l’uncinetto per abbellire le tovaglie soprattutto delle cappelle nei luoghi dove viveva.

Durante la degenza in infermeria manteneva contatti cordiali con le sorelle incontrate e facendosi mediatrice di rapporti per chi non aveva dimestichezza col cellulare. Sempre cordiale e fraterna.

In questi giorni la malattia ebbe il sopravvento e serenamente andò incontro al Signore con la lampada della carità sicuramente accesa. Le siamo riconoscenti per quanto donato a tanti ammalati e a tante sorelle da lei assistite. Il Signore l’accolga tra le sue braccia misericordiose.

Dal cielo possa intercedere benedizione su tutte le persone che l’hanno assistita con amore.



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