suor Bertilla

Suore elisabettine

Bertilla Casarin



Nel pomeriggio di oggi, 11 marzo 2025,
il Signore ha chiamato a sé la nostra cara sorella




Apparteneva alla comunità dell'Infermeria "Beata Elisabetta" - Taggì di Sotto.

Era nata a Fratte di Santa Giustina in Colle (Padova) il 12 aprile 1932 ed era entrata nella famiglia elisabettina nel 1951.

Dopo la professione (1955), mise a servizio le sue doti e competenze professionali quale esperta in taglio e cucito, prima in alcune scuole di lavoro nelle comunità parrocchiali di Morsano al Tagliamento (Pordenone) e Lovadina (Treviso), poi, dal 1961, in alcune strutture come sarta e guardarobiera, organizzando il servizio in modo competente e ordinato perché gli ospiti fossero serviti al meglio: fu al Centro medico-psicopedagogico di Brusegana – Padova, al “Vendramini” di Pordenone, al Preventorio di Ca’ Falier (Treviso), alla casa di cura “Arcella”-Padova, al sanatorio “San Giuseppe” a Zovon di Vo’ (Padova), al “Caenazzo” di Badia Polesine (Rovigo), alla casa di riposo “Vendramini” - Firenze, all’Istituto “Villa Flaminia” a Roma; infine, per un lungo periodo (1983-2001) alla casa di Cura “Villa Serena” a Catanzaro.

Nel 2001 rientrò con gioia in Casa Madre e, inserita nella comunità “Santa Elisabetta”, collaborò nel servizio alle consorelle di Casa Madre e anche di comunità vicine con la sua gentilezza e disponibilità, fino a quando le forze glielo consentirono. Quando la malattia la visitò, a fatica accettò il tempo del ritiro dall’attività, ma, sempre docile, andò incontro al declinare delle forze con serenità, fino al trasferimento nella comunità dell’infermeria “Beata Elisabetta” a Taggì di Sotto.

Il tempo trascorso a Taggì fu per lei tempo prezioso di abbandono e di preghiera preparandosi così all’incontro con il Signore, che la accolse nella sua Casa ieri 11 marzo.

Ricordiamo con riconoscenza suor Bertilla, sorella gentile, accogliente, disponibile nel rispondere ai bisogni di ogni consorella. Per lei la nostra preghiera di suffragio. Possa sentire con gioia l’invito del Signore: “vieni a me, ricevi il premio per ogni vestito che mi hai confezionato e donato, entra nel regno preparato per te”.

Siamo grate a tutti coloro che si sono presi cura di lei accompagnandola al grande incontro.




 

Esci Home