suor Luisa

Suore elisabettine

Lina Pacchin


 
Nella serata di ieri, 14 febbraio 2025,
il Signore ha chiamato a sé la nostra cara sorella




Apparteneva alla comunità dell'Infermeria "Regina Apostolorum" - Taggì di Sotto.

Era nata a Noventa Vicentina il 25 aprile 1930 ed era entrata nella famiglia elisabettina nel 1947.

Professa nel 1950, dopo un anno di preparazione nella comunità dell’asilo Moschini a Padova, partì missionaria per la Libia dove mise a servizio la sua preparazione professionale e umana ai figli degli emigrati italiani - e non - nell’asilo infantile “E. Vendramini” a Misurata e per molti anni a Tammina, in cui fu anche superiora della comunità, infine a Dafnia-Misurata, da dove, nel 1970, rientrò in Italia, perché espulsa insieme alle altre consorelle e agli italiani dopo il colpo di stato.

Tornata in Italia, fu superiora e animatrice pastorale nella comunità della casa di Azione Cattolica “Toniolo” a Treviso, a Pianzano (Treviso), a Pasiano di Pordenone, a Cavarzano-Belluno, ad Aviano (Pordenone). Dal 1972 al 1979 ricoprì anche il ruolo di consigliera della provincia religiosa di Pordenone.

Concluso il servizio come insegnante di scuola materna nel 1990, si dedicò totalmente alla pastorale a Portogruaro (Venezia) e nella parrocchia di “San Giorgio” a Pordenone lasciando un segno positivo di persona capace di intuire bisogni e offrire servizi di carità con lungimiranza e attenzione alle persone soprattutto in disagio.

Nel 1999 l’obbedienza la chiamò ad un servizio alle sorelle anziane come superiora nella comunità “Maria Assunta” di Zovon di Vo’ e a Lido di Venezia, nella comunità “Beata Elisabetta”.

Concluso il mandato nel 2006, dopo un anno di attività pastorale nella parrocchia “Pio X” a Catanzaro, iniziò per lei il tempo del riposo vissuto nella comunità “Maria Immacolata” a Taggì di Sotto e poi a Zovon.

Visitata dalla malattia a fine 2016, si rese necessario l’inserimento nell’infermeria di Casa Madre, trasferita nel nuovo stabile a Taggì di Sotto nel 2017.

Gli ultimi anni li visse nell’infermeria “Regina Apostolorum”, sempre a Taggì di Sotto, preparandosi, nell’accettazione progressiva della sua situazione, all’incontro con il Signore da lei servito con quella passione apostolica che non la abbandonò mai, anche quando tutto in lei diceva sofferenza e disagio.

Donna determinata, volitiva, energica e generosa, appassionata del Regno di Dio, dimostrò in tutta la sua vita un cuore ardente di spirito missionario; significativa la coincidenza della sua morte con la festa liturgica dei santi Cirillo e Metodio, apostoli instancabili degli slavi. Sia da loro accompagnata nel Regno del Padre.

Siamo vicine alla sorella suor Savina ora nella sofferenza del distacco e ringraziamo tutte le persone che l’hanno curata e assistita con amore in questi anni di sofferenza.

Il Signore accolga suor Luisa tra le sue paterne braccia e ricompensi abbondantemente il bene da lei seminato con amore.





 

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