suor Adelina

Suore elisabettine

Adelina Basso


 
Nella prima mattinata di oggi, 9 febbraio 2025, giorno del Signore
è tornata alla casa del Padre la nostra cara sorella


suor Adelina Basso
di anni 93.


Apparteneva alla comunità dell’Infermeria “Regina Apostolorum” di Taggì di Sotto.

Originaria di Asolo (Treviso), dove era nata il 13 dicembre 1931, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1951 e aveva fatto la professione religiosa nel 1954.

Dopo l’esperienza nella formazione delle giovani attraverso il taglio e il cucito nelle parrocchie di Bagnarola di Budrio (Bologna), Villafranca Padovana, Maiero (Ferrara), dopo la professione perpetua con gioia vide realizzarsi il suo sogno di missionaria preparandosi alla partenza per la Libia. Insegnò taglio e cucito alle giovani di El Kadra a Tripoli, nell’asilo “E. Vendramini” a Misurata e a Tammina fino al 1970, quando dovette rientrare in Italia insieme a tutti gli italiani in seguito al colpo di stato del colonnello Gheddafi.

Il suo spirito missionario la portò quindi in Egitto con la stessa missione, al Caritas social Centre a Ghiza per diciassette anni, per un anno a Armant El Heit in Alto Egitto.

Fu quindi sarta e animatrice della liturgia nella Casa di Delegazione fino al 2004 quando il suo fisico cominciò a non sostenere il caldo clima di Ghiza.

Rientrata in Italia, fu preziosa collaboratrice nella sartoria dell’infermeria, dedicandosi con amore alla biancheria delle ammalate, inserita nella comunità “Santa Elisabetta” in Casa Madre, per tre anni nel noviziato trasferito a “Casa Santa Chiara” e poi ancora nella comunità “Santa Elisabetta”. Qui si concluse la sua missione di sarta, in cui aveva espresso anche tanta creatività nel macramè, una sua specialità.

La malattia la costrinse nel 2019 al ricovero nell’infermeria “Regina Apostolorum” a Taggì, preparandosi all’incontro con il Signore, da lei servito in tantissime persone con il suo sguardo sereno, la finezza nel tratto, la prontezza ad ogni richiesta, la fraternità verso ogni consorella sia italiana che egiziana. Le giovani in formazione a Ghiza avevano in lei un esempio di sorella elisabettina che incarnava nella quotidianità quanto ricevevano nella formazione.

Il Signore la incontrò nelle prime ore del 9 febbraio, giorno in cui la Chiesa celebra la Pasqua settimanale del Signore. L’accolga ora Lui tra le sue braccia misericordiose, noi l’accompagniamo con la preghiera di suffragio, profondamente grate per il suo esempio di vita donata con gioia.

Ringraziamo tutte le persone che si sono prese cura di lei in questi anni.



 

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