sr Raffaelina

Suore elisabettine

Angela Dal Molin



Nel tardo pomeriggio di oggi, 6 luglio 2024, è tornata alla Casa del Padre la nostra cara sorella


suor Raffaelina - Angela - Dal Molin

di anni 98.

Apparteneva alla comunità dell'Infermeria "Beata Elisabetta" di Taggì di Sotto.


Nata a Enego, località Stoner (Vicenza, diocesi di Padova) il 26 luglio 1925, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1947 e aveva fatto la professione religiosa nel 1949.

Visse la missione elisabettina come cuoca: nei primi anni alle Cucine Economiche Popolari in Padova, all’asilo San Carlo - Padova, a Montecchia di Crosara (Verona), a Villa San Giuseppe al Galluzzo - Firenze, a casa “E. Vendramini” - Firenze, poi, dal 1960, a Treviso: nella Casa Toniolo prestando, assieme a un’altra consorella, un servizio nella Casa del vescovado.

Ritirata la comunità dal Toniolo (1971) e aperta quella presso la scuola materna “Bricito” continuò il servizio in vescovado fino a quando il vescovo Mistrorigo, concluso il suo ministero, si trasferì nella Casa del clero (1989); nel 2012, con la morte del Vescovo emerito, da lei assistito con amore e devozione, suor Raffaelina passò non senza fatica, in Casa Madre nella comunità “Sant’Agnese” (poi “San Francesco d’Assisi”).

Nel 2014 fu visitata da una malattia importante per cui si rese necessario il trasferimento nell’infermeria di Casa Madre e, con le altre consorelle, visse la vicenda del trasferimento a Taggì di Sotto - infermeria “Beata Elisabetta”.

La malattia si stabilizzò, per cui suor Raffaelina poté vivere giorni sereni tra le altre sorelle ospiti, donando il suo sorriso sempre cordiale, ricordando con tanta nostalgia i giorni in cui insieme a suor Silvinia Mei e a suor Lucia Toniolo nel 1987 e anni successivi, aveva avuto la grazia di accogliere e servire papa Giovanni Paolo II nella casa di montagna della diocesi di Treviso a Lorenzago di Cadore (Belluno) insieme al vescovo Mistrorigo, come collaboratrice e aiuto cuoca.

Ricordiamo con riconoscenza la sua bontà d’animo, la generosità, la cordialità e il suo amore alla Chiesa, alla famiglia elisabettina e a madre Elisabetta.

La sua vita si andò lentamente consumando e suor Raffaelina si preparò con lucidità all’incontro con il Signore Gesù da lei desiderato e tanto atteso, incontro avvenuto nel pomeriggio di ieri. Il Signore l’abbia nella sua pace.

Ringraziamo le consorelle il personale che hanno accompagnato con affetto e competenza professionale la nostra cara suor Raffaelina.


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