Ines Carraro
Nata a Santa Maria di Sala (Venezia, diocesi di Padova) l’1 settembre 1934, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1954 e aveva fatto la professione religiosa nel 1957.
Visse la missione elisabettina per molti anni accanto ai minori bisognosi di cure e attenzioni e poi come centralinista e portinaia in tante nostre strutture, accogliendo con gentilezza le persone che suonavano alla porta.
Come assistente educatrice fu nel Sanatorio “E. Vendramini” di Roma inserita nel convalescenziario di Frascati-Roma dove venivano accolti i minori convalescenti dalla fase acuta della malattia polmonare, poi nel preventorio “Raggio di Sole” a Barbarano (Vicenza), poi ancora al Vendramini di Roma fino al passaggio a Istituto per minori.
Dopo un periodo di riposo a Rocca di Papa - Roma e all’istituto “Regina Mundi” – Cavallino (Venezia), iniziò il suo servizio di centralinista-portinaia a Taggì di Sotto, inserita nella comunità “Domus laetitiae”, a Pordenone nell’istituto “E. Vendramini”, in Casa Madre, inserita nella comunità “Sant’Agnese”, a Taggì di Sotto inserita nella comunità “Regina Apostolorum”. Poi il tempo del riposo, vissuto nella comunità “Villa san Giuseppe” a Zovon di Vo’ (Padova), finché la malattia non l’ha visitata in modo importante.
Visse il trasferimento nell’infermeria “Regina Apostolorum” di Taggì di Sotto come un ritorno a casa, consapevole che lì il Signore l’avrebbe incontrata. Così avvenne nelle prime ore di oggi 1° maggio quando la Chiesa celebra la memoria di san Giuseppe lavoratore. Certamente lui l’avrà accompagnata nelle braccia del Padre per vivere nella pace eterna.
Ricordiamo la gentilezza nel tratto di suor Gemmangela e, soprattutto, la sua arte nel confezionare o rassettare indumenti di lana per ogni età.
Vivi nella pace, cara suor Gemmangela, con tante sorelle con cui hai condiviso la vita fraterna.
L’accompagniamo con la preghiera di suffragio e ringraziamo tutte le persone che l’hanno assistita in questo tempo di degenza verso il grande incontro.