Nata a Borgoricco (Padova) il 29 agosto 1933, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1952 e aveva professato nel 1955.

Dotata di sensibilità verso la persona che soffre, fu subito inviata nella comunità dell’ospedale civile di Padova per prepararsi come infermiera, ministero da lei esercitato in tutta la sua vita con dedizione, amore e competenza.

Fu accanto al malato nelle corsie dell’ospedale di Padova fino al 1973, poi in quello di Asolo (Treviso), di Latisana (Udine), poi ancora di Asolo. Dal 1992 fu accanto agli anziani della casa di riposo “Umberto I” a Pordenone, fino al ritiro della comunità (2000).

Si aprì quindi per lei un nuovo servizio: essere accanto alle sorelle anziane della comunità “Santa Maria degli Angeli” a Pordenone, comunità unita poi alla comunità “Regina Pacis”. Qui espresse instancabilmente le qualità di sorella elisabettina con la cura, l’attenzione, l’animazione, l’assistenza delle sorelle fino a quando lo stato di salute glielo consentì.

Nel 2020 anche la sua salute ebbe bisogno di cura e di assistenza e suor Idelfonsa passò quindi nell’infermeria “Beata Elisabetta” a Taggì di Sotto.

Dopo circa un anno sembrava recuperata discretamente così poté essere trasferita in Casa Madre nella comunità “San Francesco”, luogo da lei desiderato. Ma dopo alcuni mesi si rese necessario il ritorno a Taggì.

Suor Idelfonsa visse questo tempo con riconoscenza, ritenendo “grazia” quanto riceveva e soprattutto poter dedicare il tempo alla preghiera, alle relazioni con le sorelle e insieme prepararsi all’incontro con il suo Signore, incontro avvenuto in una giornata significativa per tutta la Chiesa, la Pentecoste.

Possa suor Idelfonsa essere accompagnata dal soffio dello Spirito fra le braccia del Padre. E noi l’accompagniamo con la preghiera di suffragio, riconoscenti per la sua vita spesa per tanti fratelli bisognosi e per tante consorelle da lei curate e assistite. Riposi nella pace.

Siamo grate a quante l’hanno assistita in questo periodo significativo.