Nata a Saccolongo (Padova) il 25 novembre 1937, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1956 e aveva professato i voti nel 1958.

Viste le sue attitudini espresse la missione elisabettina accanto al malato, per dieci anni all’ospedale psichiatrico a Brusegana-Padova, per alcuni anni fu infermiera dei bambini del preventorio di Barbarano (Padova).

Dal 1972 il suo servizio fu ininterrottamente in corsia dell’ospedale geriatrico a Padova, dapprima inserita nella comunità di tale ospedale, poi con l’entrata in ruolo, visse da pendolare nella comunità ospedaliera via Beato Pellegrino 61, dal 1984 al 1988 in via Belzoni poi nella comunità casa di riposo “E. Vendramini” sempre in via Beato Pellegrino e infine nella comunità soggiorno “E. Vendramini” - Arcella.

Concluso il servizio all’ospedale, fu infermiera delle signore, e poi delle suore ospiti in tale comunità, quanto le sue energie glielo consentivano.

Nel 2014 fu visitata da una malattia importante per cui fu ricoverata nell’infermeria di Casa Madre. Recuperata in salute, tornò nella “sua” comunità, che lasciò definitivamente il 31 gennaio 2023, quando la malattia ebbe il sopravvento, in un fisico già debilitato e così suor Ginamaria fu trasferita nella infermeria “Beata Elisabetta” a Taggì di Sotto.

Quante l’hanno conosciuta ricordano la sua competenza professionale, la sua tenacia, la capacità di portare la sofferenza con dignità, la disponibilità al servizio.

Gli ultimi mesi a Taggì si sono rivelati preparazione preziosa all’incontro con il Signore, avvenuto proprio il giovedì santo, quanto tutti contempliamo la tenerezza del Signore verso gli apostoli addolorati per la sua annunciata dipartita. Possa ora anche lei posare il capo sul cuore di Gesù da lei servito nelle persone che soffrono.

Ricordiamo con affetto e riconoscenza la comunità soggiorno “E. Vendramini” dove ha vissuto per molti anni e ringraziamo le consorelle e il personale che l’ha seguita e curata in questi ultimi due mesi nell’infermeria.