suor Gianlorenza

Suore elisabettine

Ada Saccardo







Originaria di Villafranca Padovana, dove era nata il 9 luglio 1931, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1951 ed aveva fatto la professione nel 1954.

Visse la missione elisabettina principalmente nel servizio ai bambini della scuola materna e nella pastorale attenta ai bisogni delle persone nelle varie comunità parrocchiali in cui ha lasciato il suo sorriso, il suo entusiasmo per la vita, la passione per il Signore Gesù.

Fu a Orgiano (Vicenza), aS. Colombano di Badia a Settimo (Firenze), all’Istituto educativo-assistenziale "E. Vendramini" - Padova e Bassano del Grappa (Vicenza), a Voltabarozzo–Padova, a Saline di Noventa Vicentina, poi ancora a Orgiano (Vicenza). Nel 1994, concluso il servizio come insegnante di scuola materna, si dedicò alla collaborazione nella vita della comunità e nel ministero della consolazione, visitando gli anziani e portando loro la comunione come ministro straordinario: per due anni a Borgoricco (Padova) e per oltre vent’anni a Lissaro di Mestrino (Padova), lasciando tra la gente il segno del suo entusiasmo e della attenzione per ogni persona bisognosa di conforto.

Nel 2016, ritirata la comunità di Lissaro, per un anno fu presenza fraterna nella comunità “E. Vendramini” aSarmeola di Rubano (Padova) e poi nella comunità "S. Francesco d'Assisi" in Casa Madre.

Visitata più volte da malattia importante ne superò le varie fasi con tenacia ed energia, desiderosa di continuare a portare alle persone la Parola di vita del vangelo.

Ma nel 2022 la malattia ebbe il sopravvento e rese necessario il ricovero nell’infermeria “Beata Elisabetta” a Taggì di Sotto (Padova).

Un periodo, questo, ancora ricco di relazioni, di preghiera e di abbandono fiducioso nelle braccia del Signore, nonostante la sofferenza, preparandosi al grande Incontro, avvenuto nella tarda serata del 25 febbraio.

Quanti l’hanno conosciuta portano in cuore il ricordo del suo carattere forte, tenace, la sua ilarità e disponibilità all’aiuto fraterno, l’amore per la vita liturgica e la vita comunitaria. Una eredità cui le siamo grate. Vivi in Cristo per sempre, suor Gianlorenza!

Siamo grate alle consorelle e al personale sanitario che l’hanno curata e assistita con amore.


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