sr Angelia

Suore elisabettine

Agnese Segato


 
Nella mattinata di oggi, 23 ottobre 2018, il Signore ha portato con sé la sorella



Originaria di Cinto Euganeo (Padova), dove era nata il 1 novembre 1935, era entrata nella famiglia elisabettina nel 1952 ed aveva fatto la professione nel 1954.

Generosa e disponibile, la sua missione si espresse prevalentemente come esperta cuoca all’asilo di Torre – Padova, al collegio Carissimi “San Giuseppe” – Roma, all’Opera della Provvidenza - Sarmeola di Rubano (Padova), nella casa di riposo Santi Giovanni e Paolo – Venezia, all’istituto “Villa Flaminia” - Roma, nella casa di spiritualità - Fietta di Paderno del Grappa (Treviso), all’istituto “E. Vendramini” - Pordenone, nella casa di riposo “Varini” a Orselina (Svizzera), nella casa di Procura a Roma.

Nel 1975, conseguito l’attestato di assistente educatrice, lo esercitò tra le minori ospiti a Vasto Marina fino al 1984, esprimendo cura materna, attenzione, senso di responsabilità.

Dal 1984, dopo una sosta nella comunità “San Francesco” a Roma, visse il suo servizio in lavanderia e guardaroba al Collegio inglese – Roma, fino al ritiro della comunità (1993), quindi nella comunità “San Francesco” - Roma e nella comunità “E. Vendramini”, sempre a Roma (2000-2011).

Venne quindi il tempo del riposo, che suor Angelia visse con serena disponibilità collaborando nella gestione della casa nella comunità “Beata Elisabetta” a Monselice, fino a quando la malattia, che si rivelò subito irreversibile, rese necessario nel 2016 il trasferimento nell’infermeria, prima di Casa Madre e poi a Casa Don Luigi Maran. Qui il decorso del disturbo delle funzioni cognitive rese la vita segnata da sofferenza e solitudine, sempre assistita dalle consorelle e dal personale infermieristico che le hanno voluto tanto bene. Si spense serenamente nella mattinata di oggi.

Ricordiamo suor Angelia nella sua capacità di dono e di abbandono fiducioso alla volontà di Dio e la serenità. Il Signore benedica la sua vita spesa per bambini e giovani e la accolga fra le sua braccia paterne.

Ringraziamo tutte le persone che l’hanno accompagnata soprattutto in questo ultimo tratto di strada.


 

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