sr Giuliangela

Suore elisabettine

Ada Maria Pividori



Nella tarda mattinata di oggi, martedì 27 febbraio 2018, nell’infermeria “Beata Elisabetta", Taggì di Sotto,
il Signore ha chiamato a sé la nostra cara sorella



all'età di anni 95 

Nata il 23 settembre 1922 a Vendoglio di Treppo Grande (Udine) era entrata nella famiglia elisabettina nel 1951 e aveva fatto la professione nel 1954.

Espresse con semplicità di vita e di tratto la specifica missione elisabettina in campo educativo, come assistente educatrice in diverse scuole materne e istituti per minori. Fu presenza preziosa nella scuola materna a: Perarolo, Montecchia (Verona), Stevenà di Caneva (Pordenone), Sacro Cuore - Pordenone, Cavarzano - Belluno, Pianiga (Venezia), Pasiano e Rivarotta (Pordenone), Bibano (Treviso); presenza intervallata da un servizio negli istituti per minori: nel preventorio “Raggio di Sole” a Barbarano (Padova) e Ca’ Falier ad Asolo (Treviso), nell’istituto degli Esposti a Padova; nel preventorio Colperer (Belluno) a all’istituto femminile a Salò.

Dal 1983 fu chiamata dall’obbedienza ad un altro campo: dalla cura dei bambini passò nella casa “Mater Ecclesiae” - e vi rimase fino al ritiro della comunità - quale giardiniera a tempo pieno. Tutte noi abbiamo goduto del frutto della sua attività contemplando la varietà di fiori e di vegetazione oggetto delle sue cure.

Di lei ricordiamo, insieme alla diligente attenzione ad ogni tipo di fiore e di pianta, il sorriso, la cordialità, la facilità di relazione che si faceva accoglienza fraterna a chiunque frequentasse la Casa.

Nel 2008 visse il tempo del riposo a Pordenone, nella casa “Don Luigi Maran”, disponibile ai vari bisogni della comunità, fino al sopraggiungere violento della malattia che la rese quasi completamente inabile, per cui dal 2013 si rese necessario il trasferimento nell’infermeria di Casa Madre e il primo di novembre 2017 il trasferimento a Taggì, in casa “Beata Elisabetta”.

Gentilezza, gratitudine, sorriso… furono i tratti che la segnarono anche in questo ultimo periodo.

Le siamo, a nostra volta, grate e, anche a suo nome, ringraziamo le sorelle e tutto il personale che la curò e la accompagnò incontro al Signore.


 

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